Nel savonese i musei sono “in rete”
07/06/2023
I poli museali della provincia di Savona puntano sulla cooperazione e grazie alla Fondazione De Mari e alla Direzione Regionale Musei Liguria creano la prima Rete dei Musei della provincia. Diciotto le istituzioni coinvolte nella firma ufficiale del protocollo d’intesa, molte di più le realtà che compongono il gruppo di lavoro, che ha l’ambizione di ripensare all’offerta culturale della provincia per renderla sempre più attrattiva da un punto di vista turistico, così da trasformarla in una vera e propria risorsa economica del territorio.
All’inizio erano incontri formativi e momenti di confronto, ora diventa una vera e propria rete, con un protocollo d’intesa che ne definisce obiettivi e modalità. Si può riassumere così la storia della Rete dei Musei della provincia di Savona, che giovedì 29 giugno, in un evento ospitato dalla Diocesi di Savona-Noli, si è formalmente costituita grazie alla firma congiunta di 18 diverse realtà museali provinciali. Già dalla sua nascita, nel 2019, la Rete dei Musei della provincia di Savona si è caratterizzata come una comunità di pratica, nata spontaneamente quando alcune realtà museali chiesero alla Fondazione De Mari di Savona di aiutarle a individuare uno spazio in cui confrontarsi e conoscersi, un luogo dove provare a co-progettare, a formarsi e a individuare progetti e tematiche attraverso le quali ragionare, lavorare congiuntamente e sperimentare.
“Abbiamo raccolto un’esigenza e l’abbiamo trasformata in opportunità – commenta Luciano Pasquale, Presidente della Fondazione De Mari e della Fondazione Museo della Ceramica di Savona– Crediamo nella politica di rete, la promuoviamo non solo nei nostri bandi tematici, dando maggior valore a quei progetti che creano reti, comunità capaci di diventare davvero un sistema, ma anche attraverso una attività diretta a favorire tutti quei soggetti che vogliono misurarsi sul piano della collaborazione e dell’efficacia dei propri interventi. Storicamente i musei sono stati luoghi di ricerca, conservazione e comunicazione. Oggi e nel futuro devono diventare infrastrutture culturali idonee ad aggiungere valore, non solo economico, alle loro comunità di riferimento”.
Questo spirito di collaborazione è riuscito a dare vita a un gruppo di lavoro solido e dinamico, capace di rispondere positivamente a tutti gli stimoli formativi e di programmazione congiunta che sono stati portati all’attenzione del tavolo. Fondamentale in questo percorso il ruolo della Fondazione Compagnia di San Paolo, da subito coinvolta attivamente nella progettazione e nella promozione della rete e della Direzione Regionale Musei Liguria, l’ente territoriale del Ministero della Cultura, che ha affiancato la Fondazione in tutto il percorso, supportando le attività formative con particolare attenzione a come potersi accreditare al nuovo Sistema Museale Nazionale.
“La sottoscrizione del protocollo d’intesa – aggiunge Alessandra Guerrini direttore della Direzione Regionale Musei Liguria– per la costituzione del sistema museale della provincia di Savona da parte della Direzione Regionale Musei Liguria costituisce un momento importante nell’attività della Direzione, istituto del Ministero della Cultura che opera a livello regionale e che ha tra i suoi compiti istituzionali la promozione di reti territoriali, la valorizzazione partecipata e la creazione di percorsi culturali integrati. Il protocollo, che vede la partecipazione di due degli undici luoghi della cultura della Direzione regionale – Forte San Giovanni a Finale Ligure (SV) e Villa Rosa, Museo dell’Arte Vetraria ad Altare (SV) – costituisce l’esito di un dialogo avviato da tempo tra le diverse realtà museali della provincia di Savona e la Fondazione De Mari che sin dall’inizio ha fornito un importante supporto per la costituzione della rete. La presenza tra i firmatari della Compagnia di San Paolo conferma l’importanza dell’accordo e la sua portata strategica a livello non solo locale. Questo rapporto di collaborazione testimonia la vivacità culturale del territorio savonese e costituisce un importante punto di partenza per il Sistema Museale Nazionale, una rete coordinata dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura che mira alla messa in rete di quasi 5.000 musei e luoghi della cultura italiani al fine di migliorarne la fruizione, l’accessibilità e la gestione sostenibile del patrimonio culturale”.
I musei coinvolti
Da Sassello a Finale Ligure, da Albenga a Borgio Verezzi, passando per Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Cairo Montenotte, Garlenda, Vado Ligure e Tovo San Giacomo. Si fa il giro della provincia se si toccano tutte le sedi museali che hanno firmato il protocollo d’intesa. Ad oggi, i musei firmatari sono alcune delle più significative eccellenze culturali del nostro territorio e spaziano per tematiche e collezioni. Partendo dall’estremo Ponente troviamo il Museo Diocesano di Albenga e il Museo Multimediale della 500 Dante Giocosa di Garlenda per poi arrivare a Tovo San Giacomo, con il MOT – Museo Orologio da Torre Bergallo e a Borgio Verezzi, con le sue Grotte. A Finale Ligure firmano il Museo Archeologico del Finale e il Forte San Giovanni mentre a Vado Ligure a firmare è il Museo Civico A. Martini – Villa Groppallo. Nell’entroterra sopra a Savona spiccano Altare, con Villa Rosa – Museo dell’Arte Vetraria e Cairo Montenotte con il Ferrania Film Museum. Restando sempre nelle terre alte, anche Sassello partecipa con il Museo Perrando. Le Albisole sono rappresentate dalle proprie eccellenze museali: per Albissola Marina il Museo Giuseppe Mazzotti 1903 e il MuDA – Museo Diffuso Albisola con tutte le sue sedi (opere a cielo aperto, botteghe artigiane e le tre sedi espositive, Fornace Alba Docilia, Casa Museo Jorn e Centro Esposizioni), mentre Albisola Superiore firma con il Museo della Ceramica Manlio Trucco. Non può mancare il capoluogo di provincia, Savona, che accoglie diverse realtà museali firmatarie, a partire dai musei civici, che comprendono la Pinacoteca Civica di Palazzo Gavotti, il Museo Archeologico e della Città e il Museo Pertini Cuneo, per arrivare al Complesso Museale della Cattedrale di S.N. Assunta e la Cappella Sistina, fino, naturalmente al Museo della Ceramica.
Il numero dei firmatari però è destinato ad aumentare nel tempo, visto che i musei che dall’inizio dei lavori hanno aderito alle attività della rete sono molti di più. “Abbiamo deciso di darci delle regole per ammettere i musei alla firma del protocollo – hanno dichiarato dalla Direzione Regionale Musei Liguria – Per poter firmare, le strutture devono garantire almeno 10 ore di apertura settimanale e al momento non tutti i musei che hanno sempre partecipato ai nostri eventi sono in questa condizione”. “Siamo certi che queste indicazioni saranno uno stimolo per tutti gli altri ad adeguarsi – sottolinea Anna Cossetta, direttrice della Fondazione De Mari di Savona – il nostro unico obiettivo è quello di rinforzare le nostre istituzioni culturali e la rete avrà anche questo scopo, trovare soluzioni che permettano anche agli altri di raggiungere questi standard minimi, in vista di quelli più ambiziosi dettati dal Sistema Museale Nazionale”. Tra questi, segnaliamo il Museo del Santuario, All About Apple Museum e la Campanassa a Savona, la Pinacoteca Carlo Levi / Richard West Memorial Gallery di Alassio, il Museo C’era una volta di Murialdo e il Museo Giardino Ernan di Albisola Superiore e alcune realtà comprese nella iniziativa Muensa (Musei dell’Entroterra Savonese).
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