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Presentato il Documento Programmatico Previsionale 2022

Al servizio del territorio con più risorse e nuovi progetti: stamattina, alla presenza dei giornalisti, il Presidente della Fondazione De Mari, Luciano Pasquale, ha presentato il Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2022. La Fondazione De Mari, nel perseguire l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo economico, intende sostenere i punti di forza del territorio e contribuire a ridurne le fragilità. 

Più risorse destinate all’attività istituzionale e un rafforzamento dei progetti autonomi della Fondazione: sono questi i due pilastri sui quali si basa il nuovo Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2022, approvato dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione De Mari il 29 ottobre scorso. Il documento, strumento a disposizione della Fondazione De Mari per programmare le sue attività finanziarie, economiche e istituzionali, non è solo un approfondito report dello scenario sociale ed economico in cui opera la Fondazione, ma è soprattutto una guida strategica per affrontare con maggiore consapevolezza le nuove sfide dell’ente. Il punto di partenza resta l’ascolto attivo del territorio savonese e la conseguente analisi dei bisogni.

Per sostenere questo approccio strategico, nel 2022 la Fondazione De Mari potrà contare su un sostanziale aumento delle risorse a disposizione, che saranno pari a circa 3,8 milioni di euro, il 26% in più rispetto all’anno precedente.

Come definito dal Piano Triennale 2021-2023, saranno 4 i settori che si ripartiranno questo importo: “Arte, attività e beni culturali” (33% delle risorse totali), “Volontariato, filantropia e beneficienza” (30%), “Educazione, istruzione e formazione” (23%) e “Sviluppo Locale” (10%). A questi si aggiunge il nuovo settore ammesso “Attività sportiva”, a cui è destinato il 4% delle risorse.

Nuove iniziative e progetti per il 2022

Ai bandi tematici e alle sessioni erogative generali, si affiancheranno anche alcuni importanti progetti propri della Fondazione, che si svilupperanno in diversi ambiti di intervento. In primis quello culturale/artistico, settore fondamentale per la sua forza positiva trasversale. Anche il sociale sarà al centro dell’azione di Fondazione, per fronteggiare le problematiche abitative, nonché le vecchie e nuove povertà e per favorire la ripresa della socialità. Nuove sfide anche sul tema dell’educazione: da una più forte attenzione all’insegnamento delle lingue straniere già nelle scuole dell’infanzia e primarie, all’investimento in percorsi di supporto psicologico per studenti, insegnanti e famiglie.

Non mancano poi progetti più strettamente orientati allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio: proseguirà il progetto Terre Alte, per lo sviluppo del nostro entroterra, con iniziative a salvaguardia e valorizzazione del proprio capitale ambientale e culturale, come ad esempio la promozione delle comunità energetiche. Tra le iniziative in cantiere anche una dedicata all’europrogettazione, che vuole aiutare gli enti del territorio ad orientarsi sui bandi e fondi comunitari. Strategico l’intervento della Fondazione in un progetto legato al potenziamento delle infrastrutture liguri nel contesto economico e territoriale del Nord-Ovest. La Fondazione ha infatti già commissionato uno studio di sostenibilità della bretella autostradale AlbengaAltare-Predosa per valorizzarne l’impatto economico, ambientale e sociale.

Si rafforzeranno ulteriormente le già proficue collaborazioni con il Campus di Savona, con le Fondazioni del Piemonte e della Liguria, con la Soprintendenza e il Ministero della Cultura.

La Fondazione De Mari vuole continuare ad essere sempre di più un agente di sviluppo sostenibile per la provincia di Savona – afferma il Presidente Luciano Pasquale – un acceleratore di innovazione capace di suscitare comportamenti collettivi virtuosi orientati a ridurre le disuguaglianze sociali e accrescere la competitività del territorio”.